Nessuno è in grado di dire quando e da dove giunsero le genti che popolarono, sul finire del primo millennio cristiano, Cosa divenuta poi Ansedonia, il castello romano di Capalbiaccio, e infine il colle di Capalbio, a presidiare un territorio coltivabile più ampio e più sano.
La macchia di Capalbio è ancora padrona del paesaggio, con il verde che varia in mille tonalità diverse e ci viene incontro subito fuori dal piccolo centro abitato, dopo pochi passi, carica di profumi e colori. In questa terra sana e ridente, si avvicendarono dopo gli Etruschi le fattorie della colonizzazione romana e le grandi ville schiaviste della Repubblica, si estese infine il latifondo delle immense tenute imperiali.
Franchi e Longobardi lasciarono pascolare in questo verde le loro mandrie e fondarono qui borghi e fortilizi. Nel Medioevo poi la paura di incursioni nemiche fece chiudere i borghi in rocche, cosi le grandi famiglie feudali, sempre in lotta fra loro, trasformarono i castelli in fortilizi, come accadde a Capalbio e al Tricosto.